Caporalato e Voucher: la Fai Cisl Pd Ro fa il punto

Caporalato e Voucher: la Fai Cisl Pd Ro fa il punto

Il caporalato è un fenomeno in espansione in tutta Italia e nemmeno il territorio padovano sfugge a questa logica di sfruttamento.

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Un fenomeno che tende a rimanere sommerso proprio perché basato sul ricatto, soprattutto se si tratta di stranieri. Per offrire ai lavoratori l’opportunità di denunciare situazioni di abusi senza incorrere in ritorsioni da parte del dall’azienda, il segretario provinciale Fai Cisl di Padova e Rovigo Gilberto Baratto, insieme a Maurizio Geron, sempre di Fai Cisl di Padova e Rovigo, ha ricordato la campagna SOS Caporalato lanciata dall’organizzazione sindacale a livello nazionale. Chiamando il numero verde 800 199 100 (che richiama la legge 199 contro il caporalato) le persone possono segnalare casi di sfruttamento mantenendo l’anonimato. Fai Cisl si impegna quindi a verificare l’attendibilità della segnalazione e ad inoltrarla agli enti competenti, come l’ispettorato al lavoro o la polizia. Un tavolo regionale per il contrasto al caporalato è stato aperto martedì scorso con la partecipazione degli assessorati al Lavoro, all’Agricoltura e alle Politiche sociali, degli istituti di vigilanza e controllo nel mondo del lavoro, dei sindacati, delle organizzazioni datoriali e dei produttori del settore primario, del mondo della cooperazione e del terzo settore. Gilberto Baratto è uno dei componenti.

“Nel Giorno internazionale contro la tratta degli esseri umani – ha detto – vogliamo rivolgerci al governo per denunciare ogni forma di sfruttamento in agricoltura. Tra queste, anche la reintroduzione dei voucher, prospettata nel cosiddetto decreto dignità. Il contratto di lavoro in agricoltura è infatti legato alla stagionalità insita in questo tipo di attività. Con l’utilizzo dei voucher il lavoratore perderebbe il diritto alla copertura dei mesi di “disoccupazione agricola” e ci rimetterebbe anche sul piano contributivo pensionistico”. Per questo una delegazione Fai Cisl di Padova e Rovigo ha partecipato al presidio anti-voucher davanti a Montecitorio la settimana scorsa e ci tornerà domani 31 luglio, quando il decreto sarà in aula alla Camera dei Deputati.

La stagionalità del contratto – ha aggiunto Baratto – prevede diversi periodi di attività e di pausa definiti a livello provinciale in base alle esigenze del territorio, quindi il ricorso ai voucher sarebbe del tutto inutile, se non per togliere ai lavoratori i loro diritti”. L’ultimo rinnovo contrattuale, siglato il 19 giugno scorso, prevede anche, su richiesta di Fai Cisl, che anche le cosiddette “cooperative senza terra”, quelle che offrono prestazioni di lavoro alle aziende, applichino il contratto per il settore agricolo. Le cooperative agricole che applicano il contratto entreranno in una “white list” che sarà garanzia di correttezza e quindi anche di qualità.

 

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