Tavola rotonda Fai Cisl Veneto

Tavola rotonda Fai Cisl Veneto

Qualità dei prodotti, qualità del lavoro
Nuove prospettive di sviluppo e di welfare per l’Agricoltura in Veneto

La Fai Cisl del Veneto, nell’ambito del suo Consiglio Generale di fine anno, svoltosi a Soave (VR), ha organizzato una tavola rotonda sui temi dello sviluppo del settore agricolo veneto in cui vari attori istituzioni, sindacali e politici si sono confrontati sulla possibilità di dare slancio all’innovazione e all’ampliamento del sistema di welfare nel settore.

Ha dato il via ai lavori il segretario generale Fai Cisl Veneto Andrea Zanin: “particolare attenzione all’occupazione e all’applicazione delle regole da parte delle aziende agricole. Vanno scongiurati tagli alla Pac e bisogna introdurre nuovi strumenti a garanzia dei contratti di lavoro. Forte preoccupazione per i tagli alla politica europea agricola. Le risorse devono andare alle imprese che puntano sul lavoro di qualità, ch investono nella buona occupazione e che generano nuova ricchezza.
Il settore agricolo è in forte evoluzione e in veneto, oltre ad una marcata stagionalità, c’è una forte presenza di lavoratori stranieri per la manodopera; per questo è importante la Rete di qualità e la cabina di regia presso l’INPS per il contrasto all’utilizzo del lavoro irregolare in agricoltura così da rafforzare il ruolo delle organizzazioni sindacali e degli enti bilaterali. La necessità di fare sistema in agricoltura riguarda anche i servizi in agricoltura così da diversificare l’offerta, rivedendo i piani regionali, le politiche agricole, mirate a selezionare i migliori, così da garantire la qualità dei prodotti applicando sanzioni e incentivi, il ruolo delle organizzazioni sindacali, che devono utilizzare tutti gli strumenti di welfare per dare slancio alla bilateralità. Proprio su quest’ultimo ambito il Veneto è stato precursore di strumenti di welfare con il fondo pensione Solidarietà veneto e l’Ente bilaterale EBAV” conclude Zanin.

Alla tavola rotonda, moderata da Ludovico Ferro, hanno portato il loro contributo Roberta Carone, dell’INPS Regionale Veneto, Alessandra Liviero, di Avisp (ex Veneto Agricoltura), Alberto Bertin, di Coldiretti Veneto, Luigi Bassani, Presidente Agri.Bi Verona, Alberto Zannol, Regione Veneto, Franco Lorenzon, Presidente Fondo Pensione Solidarietà Veneto e Raffaella Buonaguro, Segretaria Nazionale Fai Cisl. Alessandra Liviero ha sottolineato come le imprese agricole venete si stanno strutturando sempre più, con un crescente bisogno di lavoratori dipendenti. Le imprese agricole individuali diminuiscono e aumentano quelle in forma societaria. Nel 2017 raggiunti i 2 mld di euro di esportazioni di vino. Aggiunge Zannol che oggi più che mai c’è la necessità di virtuosità e razionalizzazione delle risorse a disposizione con un utilizzo dei fondi strutturali tramite il programma di sviluppo rurale, che vale più di 1 mld grazie ai contributi dello stato, dell Unione Europea e della regione. Raffaella Buonaguro invece, ha sottolineato come la Fai, insieme alla Cisl, sia protagonista per la lotta contro il caporalato e, considerato il massiccio numero di lavoratori stranieri impiegati nell’agricoltura, è molto sensibile a tutte le tematiche legate all’immigrazione e per questo il 20 dicembre c.a. è stato organizzato un convegno a Roma che vedrà la partecipazione di tantissimi lavoratori stranieri.

Ha concluso i lavori il segretario generale Cisl Veneto, Onofrio Rota, che ha sottolineato come in Veneto negli ultimi 10 anni c’è stato un grande fermento e cambiamento nel settore agricolo portandolo ad essere, in alcuni settori, leader di export, anche grazie alla radicata bilateralità e alla presenza capillare delle organizzazioni sindacali.

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